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Da schema "June" di Waxing Moon Design |
Anche il terzo schema relativo ad "April, May, June," di Waxing Moon Design è fatto.
Come gli altri due, ho eseguito anche questo su tela Aida di lino 80 (20ct) colore naturale - raw, fili DMC e aghino 28.
Ricamare mi è servito per non pensare.
Dopo gli eventi del mese scorso ho avuto bisogno di un pochino di tempo per fare pace con quel senso di stordimento, di voglia di silenzio, e di smarrimento doloroso di fondo che di quando in quando grattava come le unghie di un gatto alla porta quando vuole entrare in casa, accompagnato da un senso di solitudine che peró era come un suono che rimbomba sordo e che mi destabilizzava. Ora va un pò meglio. La vita ci chiama ad essere presenti e andare avanti. Abbiamo detto spesso quanto le attività creative aiutino ad attraversare momenti difficili, ma soprattutto la vicinanza di mio marito e le incombenze quotidiane con le relative responsabilità mi hanno impedito il costante rimuginamento. Quando si perde per la prima volta un genitore, come successe alla morte di mamma, alla quale ero particolarmente legata, si affronta un dolore sconosciuto con il quale ho dovuto fare i conti per anni. Questo però crea una sorta di “vaccino” che ci permette di affrontare con più consapevolezza la perdita del secondo genitore, e ad entrare a patti con quel rumore sordo di fondo che richiede tempo per dissolversi e lasciare spazio a quel pizzico di malinconia che accompagna i bei ricordi che invece fa bene tenere sempre vivi nel cuore. Mi sto imponendo di non fare come quando morì mamma, quando chiusi e buttai il blog e mi isolai da tutto, poiché non c’era cosa che non mi sembrasse vana e inutile, soprattutto le parole. Non insisto oltre, poiché questo è un blog di cose allegre, colorate, di luoghi illuminati. E a proposito di cose belle, ora passo a vedere quante cose nuove avete fatto nel frattempo (un grazie speciale a Susanna).
In questo ricamo c’era un filino troppo punto scritto per i miei gusti, sia per i semini delle fragoline che per la scia delle apine, ma devo ammettere che quelle linee curve tratteggiate rendono proprio l’idea del loro svolazzare di fiore in fiore e, secondo me, del loro ronzio.
É uno schema ispirato alla dolcezza dell’inizio estate e del solstizio, rappresentata dall’alacre lavoro delle api nel produrre il miele (di cui sono golosa come un’orsa) e dai primi deliziosi frutti estivi, anche se più che le fragole avrei messo le ciliegie. Quest’anno ne ho trovate di buonissime tra quelle marcate “Vignola”. Peccato che ormai stanno per finire, ne ho fatto scorpacciate. Ciliegie e albicocche sono i miei frutti preferiti oltre alle melucce settembrine. Il miele invece lo metto sullo yogurt, sul pane integrale con la ricotta (strepitoso), sui biscottini e a volte ne mangio qualche punta di cucchiaino così, senza niente.
Giugno é stato un mese piacevolmente fresco ad eccezione di quattro giorni terribili dopo metà mese, con una densa cappa di sabbia in cielo e temperature africane. Ora il caldo sembra essere tornato. Anche al mare non si sta molto bene quando le temperature sono molto alte perché c’è tantissima umidità. Per fortuna non ci sono troppe velature sabbiose, a parte ieri (giornata orribile). Spero, come ogni anno, di riveder le lucciole. Niente vacanze sono in programma per ora, non sono in vena e, dati gli eventi dei reciproci genitori, con mio marito abbiamo ritenuto di non prenotare niente, ma faremo certamente tante gite tra ventilati prati di alta montagna e ombrosi freschi boschi in quota, oltre alle solite visite al litorale. Da quando mio suocero non può occuparsi della sua casupola al mare, dobbiamo farlo noi e quindi ogni tanto dobbiamo andarci per forza a pulire e a tagliare il prato, dopodiché ci buttiamo un paio d’ore in spiaggia e poi torniamo a casa. Adoro il mare e la luce che brilla, ma io e il sole estivo abbiamo qualche problema di comprensione reciproca, non ci sopportiamo gran che.