Post work in progress (magari aggiungerò nel tempo altri disegni, se avrò tempo per farli). Non ho potuto ricamare in questi ultimi due mesi: un dolorino fisso dentro la scapola destra me lo ha impedito, ovvero, il medico mi ha detto di lasciar perdere ago e filo per almeno tre mesi. A questo punto che fare? A dire il vero ho avuto poco tempo libero, che ho dedicato a matite e colori.
Qui sotto c'è della frutta che ho copiato da un libro tanto per esercitarmi un pò (una pera, una pesca aperta e delle nocciole), ma ciò di cui vorrei parlare è l'esercizio sopra. Si tratta di una sorta di "gioco" con i colori. Aiuta molto quando si ha una scatola nuova di matite, pastelli, tempere, ecc... per verificare le tonalità che veramente si hanno a disposizione, la durezza, la possibilità di sfumare, e quali sono gli accostamenti che rendono vibranti i colori.
Io ho usato una vecchissima scatola da 36 matite della Derwent che però sono diventate un pò durette.
Svolgimento:
su un bel foglio bianco adatto per il tipo di tecnica che useremo si disegna un rettangolo e lo si divide in una serie di altri rettangoli tutti vicini gli uni agli altri e di grandezze diverse. (N.b.: se lo si preferisce, si possono usare anche forme diverse rispetto al rettangolo, che possono essere geometriche o astratte). A questo punto si riempiono i vari rettangoli con colori diversi, cercando di fare degli accostamenti che ci sembrano belli, e, a seconda della pressione esercitata se stiamo usando matite o pastelli di vario genere, creando delle sfumature. Una volta riempiti tutti i rettangoli, si definiscono i bordi di ogni rettangolo con un pennarello del colore corrispondente a quello usato in quello spazio e, volendo, si può anche giocare a creare dei ghirigori a piacere all'interno del rettangolo stesso (tralci, fiori, linee dritte o curve, incroci, stelle, onde, trine, e tutto quello che viene in mente). Alla fine io ho circondato tutto l'insieme con un pennarello nero e ne ho fatto anche tracce qua e la agli angoli dei rettangoli interni. Nel complesso ho usato matite colorate, pennarelli normali, pennarelli con la punta a pennello, pennarelli glitter e metallizzati. In merito al colore bisogna ricordare una regola: i tre colori cosiddetti primari sono il giallo, il "magenta" (una sorta di rosso acceso un pò rosato) e il cyan (un azzurro). Se si mescola il giallo con il magenta si ottiene l'arancio, il quale vibra accanto al cyan (poichè non lo contiene in sè); se si mescola il magenta con il cyan si ottiene il viola, e per questo esso vibra con il giallo; infine, se si mescola il cyan con il giallo si ottiene il verde, il quale vibra vicino al rosso. Ovviamente non è che bisogna mettersi a cercare il cyan o il magenta tra i colori, basta avere un paio di tonalità diverse di giallo, di rosso, di blu/azzurro, di arancio, di verde e di viola, più, non dimentichiamolo, qualche colore terra (marrone, ocra, bruno, grigio ecc...). Alla fine del gioco, da fare proprio allo scopo di divertirsi a sperimentare gli accostamenti tra i colori a disposizione, potremmo notare che ci possono essere dei punti che ci sembrano più vivi e altri che ci sembrano più spenti, e anche questo serve per capire quali sono gli abbinamenti che non vanno bene. E' una sorta di gioco molto rilassante, da fare quando vogliamo liberare la mente dai pensieri, basta ricordarsi che non stiamo facendo un capolavoro e che non dobbiamo tirar fuori un Mondrian. 😉 .
Nel collage qui sotto relativo ai disegni di cui parlavo all'inizio, sembra che la pera e la pesca siano più piccole delle nocciole, in realtà è il contrario ma non mi andava di mettere ogni cosa con una propria foto singola. La carta su cui sono eseguiti è bianca ma il cellulare non riesce a fotografarla diversa da così.
Aggiornamento del 24/04/2023: ciliegina