domenica 7 marzo 2021

Ricordi e... ci sono quasi.



...ho completato la quinta parte dello schema, e ora ne manca solo uno.
Mi piacciono molto le finestrelle, con il candeliere dietro i vetri, o il vischio appeso fuori. 
Anche i lampioncini sono veramente bellini. Ovviamente non mancano le streghine svolazzanti.




A questo punto conto che il prossimo post sarà sul ricamo finito. 

Tanto per andare di palo in frasca, come faccio sempre, cambio discorsco. Oggi ci siamo svegliati con una giornata grigia e uggiosetta, ma a me non dispiace, dopo il cielo dall'aspetto sabbioso dei giorni scorsi. E' un peccato che questa primavera non riesca a decollare con cieli limpidi e azzurri, anche perchè questo è il periodo in cui riesco a godermi il sole: in autunno tramonta presto e in inverno è spesso coperto di nubi. La luce solare è splendida ma, per quanto mi riguarda, non quando fa i 40°, anzi, a 32° sono già al limite, e mi nascondo dietro spessi occhiali scuri, doppio strato di crema solare protezione 50 (100 sul viso), antizanzare di notte e sudarella costante. Spero che le pioggerelle di questi giorni riescano a ripulire il cielo. Mi piace svegliarmi presto la mattina, osservare il volo dei gabbiani e la città che si riaccende tenendo una bella tazza calda tra le mani, e fare una magnifica colazione domenicale, soprattutto se il tempo invita a stare in casa. Stamani avevamo cornetti, granetti con burro e marmellata di albicocche con il tè per il marito, kiwy, granola, yogurt con marmellata di mirtilli al miele presa in montagna e caffè d'orzo per me. 

Oggi, a tempo perso, mi sono messa a riguardare con molta nostalgia le vecchie foto dei nostri passati vagabondare estivi nelle terre del nord che devo dire mi calzano molto meglio rispetto agli aridi e ormai spesso roventi paesaggi mediterranei. In quelle brughiere spazzate dai venti con le nuvole che, come cantava la Mannoia, "si aprono e si chiudono come una fisarmonica", anche la mia pelle diventa liscia e pulita, rispetto a come invece soffre l'ossidazione da inquinamento in questa città. Mi piace come, in quelle terre, il paesaggio cambia continuamente colore proprio per l'avvicendarsi continuo della luce con l'ombra, mi piace il colore smeraldino dell'erba, i mari che sembrano freddi anche solo a guardarli, l'architettura antica e in pietra di molte città, i porticcioli pieni di pub dove si possono vedere imbarcazioni che ricordano navi di bucanieri, le alte scogliere su cui si snodano piccoli sentierini tra bassi cespugli fioriti, le antiche pietre restanti di arcaiche vestigia preistoriche perse in mezzo a prati nebbiosi e sconfinati e le leggende a cui sonno associate, i vecchi castelli di pietra grigia, i ruderi silenziosi di antiche cattedrali, i villaggi con le palazzine basse ognuna di un colore diverso, e mi piacciono i cottage stile vecchia Inghilterra, spesso immersi in bellissimi giardini; daltronde essi stringono l'occhio al mio gusto semplice, vintage e country. 


Caratteristica casa con tetto di paglia nella cittadina di Avebury, Inghilterra

Eilan Donan Castle, in Scozia, dove fu girato "Highlander

Ross Abbey, in una verde distesa della campagna irlandese

Il porto di Plymouth, in Cornovaglia, col galeone e i tanti pub/ristoranti


Se rinasco, voglio rinascere in UK, e avere un bellissimo cottage nella campagna inglese, magari simile a quello di Beatrix Potter nel Lake District, o a quello acquistato dalla madre di Harry Potter, J.K.Rowling, ... o perchè no: un castello, come quello di Enya (la mia cantante preferita), in Irlanda, che sta su una altura nel bosco con sotto il mare. 


Cottage di J.K. Rowling

Manderley Castle di Enya


Nei nostri purtroppo rari viaggi all'estero, abbiamo navigato anche i gelidissimi mari norvegesi e abbiamo visto lo spettacolo del "sole di mezzanotte". Non sono riuscita a chiudere occhio nemmeno una notte, tra luce costante e la mia idiosincrasia per i mezzi di trasporto dondolanti sull'acqua (la chiamerei sindrome Titanic), e non importa quanto siano grandi, magnifici e stabili. Forse è colpa del fatto che ho imparato a nuotare molto tardi, a 19 anni. Ad ogni modo ne è valsa la pena, anche se ovviamente, con tutto quel sole, era esclusa qualsiasi possibilità di vedere un'alba boreale. 


Sole di mezzanotte, nel mare della Norvegia, al suo punto più basso dell'orizzonte


Bene, basta nostalgia, e data l'ora vado a farmi una tisana, ma niente biscottini: ho già fatto il pieno di zuccheri per oggi. ...e magari riprendo in mano il ricamo, così vedo di finirlo entro Aprile.