lunedì 17 maggio 2021

Il mio "luogo sacro" e integro


Adoro questo luogo sulle montagne abruzzesi al quale si accede dopo aver percorso il facilissimo sentiero della "Camosciara", una via asfaltata, poichè un tempo prima che fosse Parco vi salivano i pullman, la quale taglia prati e boschi, sotto archi formati da bellissime querce, costeggiando prati, rovi, cespugli e fitti alberi di ogni tipo. Vi si trovano piante di melo selvatico, faggio (soprattutto), nocciolo, pino nero, corniolo, pero selvatico, biancospino, prugnolo, sanguinello, rosa canina, sambuco, e fiori che cambiano con le stagioni (primule, cardi dei lanaioli, iperico, margherite, ecc....). Tra gli alberi fitti scorre un bellissimo e freddo torrente limpidissimo, mentre sui prati, oltre a cavalli e mucche al pascolo, può capitare di vedere branchi di cervi. Davanti, sullo sfondo, vi è uno spettacolare anfiteatro di alte montagne rocciose, sulle quali dimorano i camosci. 
Alla fine della via asfaltata si attraversa un ponticello sul torrente e si inizia una salita stupenda immersi in una riserva naturale dove le radici degli alberi e qualche ciocco di legno fanno da gradoni. In questa fase si affiancano alcune cascate, fino a che si giunge alla fine della salita quando ci si trova totalmente nel ventre di Madre Natura, circondati di alte rocce. Di fronte a noi l'acqua precipita dall'alto formando tre cascate e un  limpido "micro laghetto" da cui il torrente che abbiamo incontrato durante il percorso inizia la sua caduta e la sua corsa verso il basso. Lì, una staccionata impedisce di proseguire e di entrare in quell'acqua pura e cristallina.
Questa foto è della cascata che si incontra prima di arrivare in quel "grembo" spettacolare e sacro, e che cade vicinissima al sentiero. 
E' un luogo che amo molto e che purtroppo non sempre le persone sanno rispettare. Salgono su chiassose, spaventando eventuali animali, talvolta cercando di scendere nell'acqua uscendo dalla staccionata di delimitazione (che ora hanno reso più difficile da superare), e nonostante i divieti che si trovano all'entrata del ponticello, portano con se il loro cane, cosa vietata in ogni riserva naturale. 
Purtroppo spesso mancano, come al solito, i controlli dei forestali.
 Se non fosse per il Sig. Scrooge che mi trattiene finirei sempre col bisticciare, e poi comunque mi rimane un fastidioso senso di irritazione per tutto il resto della giornata. L'ultima volta che mi è capitato ho litigato con un tizio che era entrato in un sentiero sterrato nel bosco con tutta la sua ingombrante auto per portare la pigra famigliola verso un belvedere, e, come se non bastasse, correva spedito, fregandosene del fatto che c'era gente che camminava, c'erano pozze d'acqua in terra, e sassi che ogni tanto lo facevano slittare e sbandare in un sentiero stretto rischiando di investire qualcuno o di fargli la doccia passando su una pozzanghera. Anche lì, non c'era alcun controllo a fermare e multare l'arroganza di quel maleducato. Non sono molti i luoghi della Natura che sono rimasti intatti, e dinnanzi ad essi dovremmo avvicinarci in silenzio, con rispetto, come quando si entra in un luogo sacro, ed anche i bambini dovrebbero essere educati a questo tipo di atteggiamento. 

10 commenti:

  1. Adoro le montagne, la natura, il silenzio rotto solo dal suono dell'acqua, del vento, delle foglie o degli animali. Quanto mi manca. Non ho mai visto le monatgne dell'abruzzo. Mi hai fatto venire proprio voglia

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    1. Sì, sono veramente splendide, anche se l'offerta alberghiera non è all'altezza, in molti casi, di quella alpina. È una regione piena di grandi Parchi Nazionali. Il Gran Sasso è maestoso, con i suoi alti picchi rocciosi, i più alti degli Appennini, ma il Parco Naz.Abruzzo è il mio preferito. Non conosco ancora la Maiella, troppo distante per gite di un giorno o massimo due, ma so che vi si trovano dopo ore di camminata antichi santuari scavati nella roccia.

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  2. Carissima Niv, tu hai descritto in modo mirabile il...Paradiso terrestre! Che spettacolo della Natura ed hai perfettamente ragione a detestare con forza le persone miserrime che non rispettano tutto ciò, per incuria, ignoranza, piccineria e soprattutto poco amore per tutto questo. Perciò capisci bene il mio stato d'animo quando dico di vivere appieno il "mio mare", privo di bagnanti urlanti e caciaroni e la folla spalmata sulla spiaggia, ad abbrustolirsi. Il mare d'inverno e la montagna in beata ed appagante solitudine: cosa c'è di più benefico?
    Ma piuttosto, il termine "Camosciare" mi ha ricordato le nostre sortite di gioventù a Pescasseroli, nel Parco Nazionale d'Abbruzzo. Splendidi momenti di quiete.
    Un grande abbraccio Susanna

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    1. Ma cara Susanna, certo che ti capisco bene! Difatti noi raramente andiamo al mare, anche qui sul litorale, in Agosto, poiche ci si rilassa ben poco tra pallonate, vociare e grida, ragazzini che si tirano la sabbia accanto alla tua sdraio, musica da discoteca che si diffonde a tutto volume dai baretti degli stabilimenti, ginnastica di risveglio muscolare, ombrelloni fitti come funghi, venditori abusivi in fila l'uno con l'altro a distanza di uno o due metri con i loro carrettini proprio in riva al mare, la grattachecca che passa, anche loro con la musica a tutto volume mentre urlano "cocco bbello" o il prezzo delle granite, i cinesi che ti vogliono fare il massaggio ... e chi più ne ha ne metta. Come posso non capirti, su queste cose sono un orso! Noi in certi periodi preferiamo andarci a cercare sentierini di montagna poco frequentati e freschi.
      Ma allora conosci quelle cascate e quei luoghi bellissimi! Anche lì nella Camosciara in Agosto c'è folla, ma per il resto dell'anno è bello, soprattutto in autunno, quando c'è veramente solo nebbiolina e silenzio.
      Un abbraccio a te

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  3. che meraviglia le cascate, sono sempre affascinanti e magiche

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  4. Che splendore Niviane! Conosco molto poco le montagne dell'Abruzzo ma sono sicura che potrei innamorarmene a prima vista. La Camosciara sembra davvero un sentiero incantato, e mi hai fatto venire voglia di pianificare un'escursione da quelle parti. Prima che arrivi la folla magari... Anch'io detesto i luoghi troppo pieni di turisti e condivido la tua indignazione di fronte ai soliti maleducati. Purtroppo i controlli dei forestali da noi sono troppo rari. Ricordo tanti anni fa nei grigioni una scena che vorrei vedere spesso anche qui da noi: eravamo in un piccolo parcheggio a cambiare gli scarponcini, quando una guardia forestale si è avvicinata a un gruppo di camperisti. Li avevano notati bivaccare rumorosamente sul pianoro e avevano visto che non avevano provveduto a raccogliere la spazzatura. Li hanno seguiti fin giù e gli hanno proposto due alternative: o tornavano a pulire o pagavano la multa! Magari lo facessero anche da noi...
    Un grande abbraccio e grazie per questa bella gita!

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    1. Ma Ele, che brave quelle guardie forestali! Ce ne fossero di più in giro per i parchi! Anche se io a quei camperisti lì avrei mandati sia a raccogliere il loro sporco che a pagare la multa. 😉
      Grazie a te Ele, e contraccambio l'abbraccio

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  5. Che meraviglia! Purtroppo ciò che dici è vero. Non ci sono controlli in questi luoghi bellissimi e da tutelare e ci sono persone che non hanno rispetto...
    Un abbraccio
    Silvia

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