mercoledì 2 dicembre 2020

Dicembre: feste in punta d'ago



Ed ecco finita la seconda parte dello schema che sto eseguendo (il foglio 6), ed è quella che, ad opera finita, sarà in basso a dx. Queste palazzine piene di finestrelle coperte di ghirlande e con in tetti coperti di neve sono veramente utili ad entrare nello spirito natalizio anche solo ricamando. 
Da notare alcuni particolari all'interno di alcune finestre: il pacchetto appoggiato dietro il vetro, e la candela accesa. 
Fuori casa un bellissimo albero decorato di rosso sotto cui Babbo Natale (c'è anche lui, ma lo trovo andando avanti nel ricamo) ha lasciato i suoi doni. 




Così ho terminato col foglio numero sei, che dovrebbe essere quindi fatto per ultimo, mentre invece io preferisco ricamare avendo sempre in mano della stoffa ancora non lavorata, in modo da non sciupare il ricamo stropicciandolo, per cui spesso, se il ricamo è grande, inizio dalla fine. Ho anche iniziato alcuni elementi che sono un pò su questo foglio e un pò su quelli confinanti. 

Ieri ho addobbato l'albero (sintetico) e ora è lì che luccica nel mio salotto, con le sue decorazioni scintillanti: angioletti, Babbo Natale, funghetti, palle piene di fregi, pigne, animaletti, tutte di vetro colorato. Le ho comprate negli anni, ed ora ne ho parecchie. A riempire gli spazi piccoli, che però vuoti sarebbero bruttini, ci sono delle palle di buona plastica dura nei toni rosso e oro, campanellini, stelline, mentre intorno, a coprire il filo delle luci, c'è un lungo e spesso filo decorativo dorato. In cima svetta un puntale color oro e rifinito con la porporina che ho da quando mi sono sposata. Preferisco non usare un vero pino/abete perchè quando ero piccola mi faceva pena quello che avevano i nostri vicini di casa: si vedeva che soffriva, si spelacchiava tutto e poi alla fine delle feste finiva nei secchi. 
Solitamente nel periodo di Dicembre e di tutte le sue feste mi prendo una lunga pausa dal web, per cui tornerò a scrivere in questo mio angolino dopo l'Epifania. Lascio quindi fin d'ora un sentito augurio per tutti coloro che mi leggono: che sia comunque un bellissimo periodo intriso della sua solita magia, che vi sia gioia e serenità durante tutte le feste che lo caratterizzano. 🙏


(Una scena dalle Cronache di Narnia, quella con Babbo Natale)


giovedì 26 novembre 2020

Aria d'inverno



L'inverno è arrivato, non tanto in città, quanto nella natura.
Lo si vede o lo si sente dal groviglio scheletrico dei rami biancastri, dal marrone ormai grigiastro del lenzuolo di foglie secche sul terreno, dal silenzio interrotto solamente dal cinguettio di qualche uccellino, dall'aria che punge le narici, dalle ombre del primo pomeriggio, ma soprattutto dalle chiazze gelate della prima neve. Bello!
Adoro l'inverno. E adoro il Natale che presto arriverà. Ho comprato già tutto quello che mi mancava: di questi tempi non si sa mai. 
Ho preso:
- un filo nuovo di luci, poiché quello che avevo era un pochino corto
- nuove bellissime palle per l'albero
- un metro di filo decorativo dorato da aggiungere a quello che avevo
- bigliettini
- carta e coccarde da pacchi
- panettone di marca artigianale fatto con lievito madre che nel negozio stava per finire
Se tutto va bene, sarà bello lo stesso anche se saremo solo in due. Il Natale ha una sua magia speciale che nessuno può spegnere. 
Solitamente faccio l'albero il primo dicembre. Incrocio le dita. :D

martedì 27 ottobre 2020

Crocette e streghette


Ho finito il castello stregato dello schema che sto seguendo. Non si nota molto, ma ci sono ben quattro tipi di marrone nelle mura del castello. Io avrei scelto delle scalature di colore più evidenti, e stavo per farlo ma poi mi sono detta che mi sarebbe dispiaciuto se, dopo averlo ricamato, avessi scoperto che l'effetto della mia scelta poteva risultare troppo pesante. Così mi sono attenuta ai colori consigliati nello schema stesso. Effettivamente, date le differenze minime tra i marroni, la mia impressione iniziale che poteva andar bene anche un marrone unico rendendo il lavoro più veloce, non era sbagliata. 

Ho fatto anche la streghetta/befana che trascina una renna. Queste allegre vecchine col cappello a punta sono tutte piccole e complicate ma veramente molto simpatiche e alla fine, dopo aver litigato un pò con i numerosi cambi di colore in un soggetto così minuto, il risultato finale mette una certa allegria. 




Devo dire che questo lavoro, anche se lungo e complicato, mi piace molto. Difatti ricalca in un solo schema tutti i temi che mi diverte ricamare, ovvero Halloween, soggetti divertenti tra la strega e la befana, la neve e il Natale. Ci manca solamente qualche foglia secca e una bella zucca arancione. Pensavo di aggiungerli, ma è già talmente carico che forse è meglio di no.

Non sono ancora nemmeno ad un terzo del lavoro. Quando sarà finito, fra qualche secolo, dovrò salire su una scala per riuscire a fotografarlo tutto. E' davvero piuttosto grande. 

Ogni lavoretto di crocette in corso lo tengo dentro questa bella borsetta comprata su Casa Cenina anni fa. E' fatta apposta, è piena di taschine di varie grandezze dove tengo ordinatamente tutte le bustine dei fili (ogni colore ha una bustina sua con tanto di etichetta dove è indicato il suo numero), le forbicette, le forbici da sarta, i portafili, il portaschema, la lente da mettere al collo con lampadina (utilissima quando non c'è abbastanza luce, tipo la sera, sul letto, con la abat jour), poi c'è la taschina degli aghi, quella del metro da sarta, ecc.. ecc... . In questo modo riesco immediatamente a trovare il colore e gli strumenti di cui ho bisogno senza tirare fuori tutto, e quando ho finito mi resta solo da rimettere a posto il colore che sto usando, il lavoro e le forbicette ed è già tutto in ordine. 




Sono una persona abbastanza pignola con l'ordine, e ciò riguarda qualsiasi cosa faccia. Riesco anche a dipingere un quadro ad olio senza far cadere una goccia per terra e ho una cassettiera con tutti i colori divisi per tipo di tecnica, colori caldi, colori freddi, strumenti di vario genere. In realtà questa pignoleria nasce dalla pigrizia. Non mi va di ripulire continuamente, e non mi va di passare del tempo a frugare in cerca di qualcosa che sta in mezzo al disordine. In questo modo ho sempre tutto ciò che mi serve a portata di mano e alla fine di ogni lavoro io stia facendo mi trovo già tutto a posto. Ogni volta che esco di casa devo sapere che non c'è nulla in disordine, in modo che quando torno, soprattutto se sono stanca, posso riposarmi un pò. :D 

Auguro a tutte una divertente Festa di Halloween, ma soprattutto, visto che la nostra tradizione è quella di festeggiare i nostri defunti, auguro che siano giorni di dolcetti tradizionali (fave dei morti, ossa dei morti ecc...) e, anche se in certi casi il momento può essere doloroso, di piacevoli ritrovi familiari, mentre ricordiamo con affetto e amore chi ormai non c'è più ma a cui abbiamo voluto bene.  Io accenderò una candelina per tutti loro, in particolare per mia mamma e mia nonna, che quando ero piccola e stavo male mi teneva in braccio e mi cantava delle tristissime canzoni di chiesa che, non so come, mi facevano stare meglio. 

domenica 27 settembre 2020

Finalmente il pane fatto in casa



Le stavo aspettando queste vere giornate autunnali!! Le temperature freddine mi hanno fatto sentire molto meglio, rinfrancata, alleggerita. Oggi mentre pioveva mi sono messa in terrazza a godermi l'aria che profumava di neve, dato che ha fatto una spolverata di bianchi fiocchi anche sulle montagne qui vicino. Sono estasiata da tutto questo! E così dopo mesi ho riacceso il forno, e non solo per i cornetti del Lupacchiotto a colazione, ma anche per le castagne e.... il pane, quello fatto tutto con le proprie mani. 
Che bello sentire di nuovo l'odore di pasticceria e di pane per casa!
Mi è venuto molto grande, ben lievitato e e forse un pò troppo spaccato al centro.
La ricetta che uso di solito, quando non c'è n'è una nella confezione della farina, è questa:

1 kg di farina integrale
600 ml di acqua tiepida (meglio se un pò caldina)
4 scarsissimi cucchiaini di miele (per attivare il lievito)
2 cucchiani rasi di sale
6 cucchiai scarsi di olio evo
lievito: in questo caso ho usato 200 gr di un lievito secco che conteneva della pasta madre di farro e grano più una piccola quantità di lievito di birra. Cerco sempre di usare il meno possibile il lievito di birra, perchè trovo che rende il pane meno digeribile.

Si mischia tutto nella planetaria, mettendo prima l'acqua, poi l'olio, poi gli ingredienti secchi, e si lascia impastare per almeno 15 min. 
Quindi si pone l'impasto a lievitare per due ore in un recipiente coperto e in un luogo tiepido. Oggi l'ho messo nel forno, che era ancora leggermente caldo per i cornetti della mattina.
Questo tipo di lievito non richiedeva una seconda lievitazione e così, alla fine delle due ore, ho dato una forma allungata all'impasto dopo averlo lavorato (era lievitato moltissimo), e l'ho messo in forno già caldo, insieme ad un piccolo recipiente con un pochina di acqua che aiuta a non far bruciare la superficie della crosta rilasciando un pò di umidità.
Il tempo di cottura è 15 min a 200° e poi 30 min a 140° (più o meno).
Il profumo del pane si è diffuso in tutta la casa!

Spesso, in questa ricetta, il miele si usa nel lievito, facendolo attivare in 200 ml dell'acqua destinata all'impasto, e quando fa una bella schiumetta significa che è attivo e si versa nella farina prima di impastare, ma dipende dal lievito che si ha a disposizione e dalle indicazioni d'uso. Per chi non ama il miele va bene anche lo zucchero di canna, magari quello integrale un pò sabbiosetto. 



Benvenuto Autunno 💓

lunedì 14 settembre 2020

Solo la prima parte dello schema



Ecco qua la prima parte del mio ricamo dello schema di Sara Guermani diviso in sei fogli (ho iniziato dal n.3, in alto a dx). Assemblarli non mi è facile perchè alcuni elementi sono in parte su un foglio dei 6 che compongono lo schema e in parte negli altri fogli ad esso confinanti (qui, ho iniziato il castello dell'altro foglio). Quando lo comprai credevo fosse uno schema piccolo e veloce. Ne comprai 4 (di schemi) e tutti mi sembravano più o meno così. Invece quando mi sono arrivati ho scoperto che erano per grandi ricami e pieni di particolari piccoli. Questo è quello che capita quando mi ostino a non mettere gli occhiali per guardare il pc 😄.
La pezza che avevo comprato per fare questo ricamo si è poi rivelata di grandezza insufficiente, e, dopo che avevo fatto gran parte del bordo verde che contiene il ricamo, l'ho dovuto disfare e ho dovuto comprare un'altra pezza più grande, ma mi è arrivata di un colore diverso (più grigetta invece che caffelatte). Alla fine mi sono tenuta quella grigetta, che con gli schemi natalizi non è male. Diciamo che questo ricamo proprio non voleva essere iniziato, ma alla fine ecco qua compiuto almeno un sesto del lavoro, che procede molto a rilento: me la cavo con il punto croce, ma non sono una supericamatrice provetta, per cui tutti quei cambi di colore, come ho già detto in un altro post, sono veramente faticosi. 
Una cosa vorrei chiedere alle amiche ricamine: come fermate il filo quando lo staccate? Quando appresi il punto croce alla lezione di "tecnica" che allora faceva parte del programma delle scuole medie, mi fu insegnato che dovevo passarlo sotto sul davanti, ma secondo me in certi casi, a seconda del colore usato, un pò si vede. Se qualcuna di voi volesse mettere nei commenti o nel vostro blog una foto in cui mostra come ferma il filo ve ne sarei grata. 

giovedì 16 luglio 2020

Esercizio n.5



Ho provato a disegnare degli elementi della natura, ma pensandoli come fossero parte di illustrazioni e aiutandomi in questo con il libro sulle fate di L. Ravenscroft.
Mi piacciono molto, sono soddisfatta di come sono venuti. 
Nel funghetto sopra purtroppo si vedono i segni di un vecchio disegno che c'era su quel foglio e che ho cancellato. 



lunedì 15 giugno 2020

Esercizio n.4

  


Questo Giugno ha visto numerosi giorni di pioggia, ed io ho usato il tempo passato in casa per allenarmi con il disegno. In un libro specifico avevo ancora delle immagini rimaste da copiare, e ne ho approfittato. Ho usato la carta che mi era avanzata in un vecchissimo blocco, per non sciupare carta migliore, e devo dire che quel giallino che questa carta aveva ormai acquisito non mi dispiaceva affatto, anzi, l'ho trovato incoraggiante rispetto ad un foglio completamente bianco. Riguardo il disegno, non ho dato molta importanza ai particolari, dato che lo scopo era quello di acquisire maggiore scioltezza e disinvoltura, ma devo ammettere che spesso, soprattutto quando disegno immagini realistiche, il mio tratto resta ancora un pò troppo legnoso rispetto a quanto vorrei. 







Nel disegno seguente sono stata molto più attenta al gioco di luci e ombre per dare le rotondità. Mi piace molto come mi è venuto l'uovo e anche la lampada. 




Ma torniamo al passato. Un paio di anni fa feci questo piccolo disegno con tecnica mista (matite, matite acquarellabili, pennarelli, penne glitter colorate, tempera) perchè volevo provare a fare una illustrazione. Adoro i libri illustrati. Mi piacciono i coniglietti di Beatrix Potter, le scenette familiari di Tasha Tudor, le immagini un pò medioevali di Kay Nielsen nel libro di favole nordiche edito da Noel Daniel che ho a casa, gli splendidi disegni fantasy di Alan Lee... credo che disegnare illustrazioni sia molto divertente e rappresenti un grande sfogo creativo. Alcuni disegnatori creano figure perfette dal punto di vista anatomico e sfondi accuratamente prospettici e profondi. A me però piacciono anche le illustrazioni più "infantili", ovvero quelle meno realistiche e più semplici ma fantasiose. Ad esempio, trovo molto belle le illustrazioni di Axel Sceffler nel libro per bambini di Julia Donaldson "La strega Rossella" (qui  sotto), su cui è stato fatto anche il film animato.  




Io ho voluto rappresentare la Signora dell'Inverno, con i capelli fatti di vento, neve e nuvole, e la corona di agrifoglio. E' stato il primo e ultimo tentativo, ... fino ad ora. 




Qui sotto i miei tentativi di disegnare volti improbabili di fatine, aiutandomi con un libro di Linda Ravenscroft. Sono ancora lontana dalla capacità illustrativa, vado alla ricerca del volto realistico mentre cerco di farlo irrealistico e ciò non paga. 





domenica 14 giugno 2020

Esercizio n.3



Sempre da un libro di disegno, ho copiato su della "cartaccia da bozzetto" questo scorcio un pò veneziano. E' a matita, per cui dovrebbe essere un pò più color grafite, ma la foto col cellulare ha preso questo tono marroncino, che non è poi così male. Ne ho fatti anche altri, ma li metterò in un altro post più avanti, magari domani, poichè oggi invece mi piacerebbe condividere cose del passato, quando avevo più tempo, e davvero non riesco a capire perchè era così, in fondo non è che nella mia vita da allora ci siano stati chissà quali incredibili cambiamenti. Riuscivo ad andare a qualche corso di disegno, e poi trovavo anche il tempo di fare gli esercizi a casa. Ora invece mi sembra che il tempo sia sempre poco..... o forse sono io che faccio tutto con più calma. Forse ho solo imparato che non c'è fretta, che sono io la prima che deve evitare di starmi con il fiato sul collo. 

Questi disegni qui sotto sono ciò che mi rimane di quello che ho fatto in passato. Alcuni li ho già inseriti alcuni post fa per cui ovviamente non li rimetto qui ora, altri li ho persi, o si sono rovinati. 

Queste mele con lo spicchio d'arancia state eseguite durante un corso fatto in passato. Rappresenta una sorta di studio sulle tecniche di disegno e come lo stesso soggetto può essere interpretato a seconda della tecnica che si usa. Qui ho utilizzato pennino ad inchiostro, matite, gouache, pastello a olio, classica matita a grafite, penna grafica ad inchiostro con punta fine, acquarello e misto pastello a cera con matite. Trovo che il risultato sia abbastanza interessante. Certe volte ho pensato di incorniciarli per metterli in cucina l'uno vicino all'altro, o addirittura nella stessa cornice, ma sono sempre rimasti buttati tra i vecchi schizzi e forse si sono anche un pò ingialliti. 





Anni fa, ma proprio tanti anni fa, facevo parte di un gruppo di studi su leggende e tradizioni degli arcaici popoli celtici. Nel sito, in occasione dell'autunno, decidemmo di creare una pagina "d'arte" dove sarebbero state inserite opere fatte da noi proprio per l'occasione di quel momento di passaggio stagionale, considerato il periodo della discesa nella terra, nella grotta (che oggi sono le nostre case), ma come metafora della discesa invernale in noi stessi, dato che le attività esterne si riducono, si passa più tempo in casa e si ha più modo di guardare in se stessi. In merito a questi miei lavori, non erano capolavori, certo, ma a vederli dal vivo sono più belli, perché si vede il tratto della matita, la trama della carta della Archés, e il modo in cui il colore interagisce con tutto ciò. Purtroppo la foto grande non riesce a cogliere bene quella trama creando un effetto puntinato, quindi mi limito a mettere foto di piccole dimensioni. Mi piacciono perchè sono un ricordo molto significativo di un periodo in cui sul web ho conosciuto delle persone luminose. 




Qui di seguito invece ecco una piccola rassegna di disegni per studio più o meno bellini che nemmeno ricordo quando li ho fatti, ricordo solo che erano anch'essi degli esercizi, alcuni li avrò fatti a lezione altri per conto mio. Riguardo il primo, sono certa che aveva a che fare col drappeggio. Ad ogni modo, per gli esercizi, mi sono sicuramente sempre aiutata con i libri di disegno per avere qualcosa da copiare. 
















Può sembrare un tentativo di opera astratta o di imitazione di Piet Mondrian, e invece era solamente un esercizio sul colore, per imparare a vedere gli accostamenti migliori e peggiori


venerdì 12 giugno 2020

Fatine in terrazza



Passando davanti al fioraio vicino casa mia ho visto questa piantina e me ne sono innamorata. E' una Fucsia, e produce tutti questi fiorellini rosa che sembrano dei campanellini, poi si aprono e piano piano si schiude un fiore stupendo, che somiglia alla gonna di una fata dei fiori. A guardare la pianta tutta insieme, con quei ciondolini aperti, sembra che ci siano tante fatine danzanti nell'angolino del mio terrazzo.

giovedì 21 maggio 2020

Angioletti della speranza

"Angeli dell'Avvento" schema di Cuore e Batticuore


Questo ricamo lo avevo inziato a Novembre dell'anno scorso, ma lo portavo avanti un pezzettino piccolo alla volta in quei casi non frequenti in cui mi ci dedicavo. Finalmente l'ho finito. 
Lo so, siamo in estate, cosa ci azzecca un ricamo natalizio? La risposta è niente, se non come augurio di speranza  per un futuro luminoso e voglio pensare che sarà così. 

Questo lavoro è stato parecchio tosto: è pieno di particolari piccoli, dovevo staccare e attaccare il filo di continuo, e certi elementi si sono rivelati un vero rompicapo. 
Insomma, almeno per me e per le mie capacità, ho trovato questo ricamo molto "complicato", e ciò mi creava una certa tensione muscolare che peggiorava il mio mal di schiena.
Inoltre è molto grande rispetto a quanto sembra nell'immagine: è circa mezzo metro di larghezza! Quando ho comprato lo schema credevo anche io che fosse una cosetta piccola con quattro angioletti, e invece mentre lo eseguivo mi rendevo conto che aveva dimensioni importanti. 
Lo schema si chiama "Gli Angeli dell'Avvento" di Cuore e Batticuore, l'ho eseguito su un lino Belfast color Summer Khaki con trama molto piccola (32 ct.), e con un ago 24 (un po' grandino per la trama della stoffa): il fatto è che se uso un ago più piccolo poi ci metto una vita a mirare la cruna per far passare il filo (classico Mouliné della DMC).
Ho anche cambiato alcune cose rispetto allo schema originale, piccole cose, ma che a me non convincevano: il tipo di stelle sull'angelo della pace, la fiamma sulla candela dell'angelo dell'amore, il tetto e la finestra del piccolo campanile ecc..
Il risultato finale non è perfetto, ma fa un bell'effetto e ne sono contenta.

mercoledì 20 maggio 2020

Esercizio n.2



Altro esercizio (da un libro di disegno), completato oggi. Niente di che, come gli altri esercizi, serve solo per tentare di tenersi un po' in "allenamento" nei momenti liberi, che son diventati tanti.

Un tempo facevo i salti mortali per diventare una "pittrice" famosa. Volevo andare a New York e vedere le mie opere al Guggenheim. Insomma, quando si sogna bisogna farlo in grande, tanto non costa niente. Non si può essere avari con i sogni. 
Ho fatto qualche esposizione, ma non ho mai ottenuto la fama (evidentemente non ci credevo abbastanza: da qualche parte dentro di me c'era una sorta di sarcastico "sì... vabbè!"). Però qualche piccola soddisfazione l'ho avuta e fra di esse c'era la pubblicazione di alcune mie opere nella rivista edita da RaiEri - Editoriale Pantheon diretta da Gabriele la Porta "Anima Mundi" (oggi non viene più prodotta). La soddisfazione qui non era solo quella di vedere un mio dipinto apparire in un giornale, ma era quella di vedere alcune mie opere accompagnare articoli di persone note, nella stessa rivista dove via via appariva Frida Kahlo, Salvator Dalì, e tanti altri pittori famosi del passato e del presente, ma soprattutto, la soddisfazione più grande, era vedere un mio dipinto nella pagina accanto ad un'opera di Magritte. :D


La mia opera "Anima Femminile" pubblicata nella rivista Anima Mundi n.6 -2003

Nella pagina a destra: la mia opera "L'anima del mondo" pubblicata nella rivista Anima Mundi n.3-2002

lunedì 18 maggio 2020

Esercizio n.1

Esercizio di disegno - da una foto di David Hamilton


In questi ultimi mesi ho voluto ricimentarmi nel "disegno", cosa che normalmente esercito poco, e ogni volta che riprendo in mano la matita dopo tanto tempo mi sembra sempre di avere la mano legnosa. Solitamente cerco una foto sul web che sia idonea al tipo di esercizio che voglio fare e poi la copio. Non sono veloce, non ho una mano eccezionale, diciamo che me la cavo.
L'immagine in alto è tratta da una foto di David Hamilton (personaggio per il quale non ho molta simpatia), adatta per una esercitazione non troppo impegnativa poiché il soggetto è di spalle e quindi non c'è necessità di impegnarsi sul volto. Il colore è acquarello. 
L'immagine sotto invece è stata copiata da uno di quei libri di esercizi di disegno che si vedono sugli scaffali dei negozi di belle arti. Anch'essa è ad acquarello, giocando un po' sui colori complementari, quindi usando il giallo e il viola per il fondo. L'ho "censurata", poiché un bel po' di anni fa, quando avevo un sito di pittura, dove avevo messo anche disegni di nudo, mi furono tolti direttamente dal gestore del server, nonostante fossero nudi supercastissimi e stilizzati (anch'essi esercizi), perché a qualcuno evidentemente davano fastidio. 




L'immagine qui sotto invece è un esercizio degli anni'90. Anche questa bimba viene da una foto di David Hamilton, tratta da un libro di sue fotografie che il mio maestro aveva, ed è il motivo per cui ho detto che non ho molta simpatia per tale famoso fotografo: un bel po' di anni dopo sentì dire che era stato denunciato da molte donne, e non so come sia finita. Non lo conosco per cui non aggiungo altro. Ma veniamo al mio disegno. Anch'esso è colorato ad acquarello. Si vede che ero all'inizio, vero?? :DD 
Anche il disegno sotto, in bianco e nero, è di quel periodo e sempre da una foto di Hamilton, ma ero diventata più bravina. 


Tempera - da una foto di David Hamilton

Disegno a matita da una foto di David Hamilton


Un acquarello da una foto di Bonifacio presa da una rivista




Infine, ecco un albero copiato (solo l'albero) da un' opera pittorica di John Constable. Anche questo è uno dei miei primi esercizi negli anni'90. E' fatto a tempera. Sembra un po' una roba "impressionista", ma mi piace molto come avevo lavorato il tronco dell'albero. 




Bene. Ora spero che non mi censurino le due signorine in cima. Il web è diventato una cosa strana: è pieno di ventenni in succintissimi costumini da bagno in pose provocanti e le bocche a cecio (spesso abbondantemente siliconate) e poi se metti un semplice disegno di un nudo semplice, senza malizia, ricopiato da una foto che gira sul web, (quindi che in rete c'è già) magari te lo censurano. Un po' come nella TV, dove certe subrettine possono essere esposte in perizoma, e poi magari oscurano o sollevano un polverone per molto meno. Anni fa mi è giunta voce che sui social era stata censurata una statuina risalente al paleolitico. Un po' come dire che è scandalosa la Venere del Botticelli e tutte quello stupende opere d'arte di ogni tempo dove il corpo è rappresentato nudo e di cui il nostro paese è fortunatamente pieno.