giovedì 1 settembre 2022

Crocette marine

Ricamo da schema "Une journèe a la mér" di Tralala

 

Questa estate è stata dura ricamare, la canicola mi faceva sudare anche le mani. Per questo motivo, e anche per un bisogno di staccare dalle solite cose, ho ricamato poco e per fare questo divertente e allegro schemino, dal titolo "Une journèe a la mér" di Collection Tralala, ci ho messo due mesi. 
Ho cambiato alcuni colori, la sabbia e il mare, per fare risaltare meglio i toni sul tipo di stoffa usato da me, ovvero una bellissima Aida di lino 72 (18 ct) colore Naturale (raw) della Zweigart. I fili erano DMC e ago 28 fino fino. 
Questa stoffa mi è piaciuta molto perchè nonostante sia di trama molto piccola, i buchini dei quadratini della stoffa di tipo Aida si vedevano benissimo, e ha una rigidità che in questo caso in fase di ricamo ho apprezzato..... ma un pò meno stasera quando l'ho stirata. 
In foto il celeste chiaro sparisce un pò.

Qui abbiamo accolto Settembre con una bella pioggia rinfrescante che ci ha fatto svegliare al mattino con un arietta simile all'autunno. Sono molto contenta che finalmente siamo arrivati alla mia stagione preferita, anche se ho l'impressione che torneranno presto scorci di estate e che il caldo, seppur mitigato rispetto ai giorni trascorsi, non se ne andrà tanto presto. 
Intanto mi è piaciuto uscire sotto le nuvole scure che correvano in cielo, e mi sono comprata dei pantaloni adatti al primo periodo dell'autunno, quando si porteranno ancora i sandali ma il clima non sarà più adatto per i vestitini estivi che lasciano nude le spalle. 
Adoro indossare i maglioncini e i jeans (che in estate non porto perchè mi fanno sudare le gambe), camminare su stradine nei parchi coperte di foglie cadute, sentire l'odore del vento carico di piogge, cucinare qualcosa senza che il calore dei fornelli mi faccia scappare via, respirare l'aria pungente dei mattini d'autunno, e godere dell'odore delle caldarroste che riempie la cucina. 

Ogni anno in questo periodo, vedendo cartolerie e supermercati pieni di zainetti, astucci e diari scolastici, scatole di pennarelli ecc.... non posso fare a meno di ricordare le scuole elementari. 
Avevo un maestro bravissimo, che ci rendeva le lezioni divertenti e interessanti, e tutti noi della nostra classe amavamo molto andare a scuola. Ricordo ogni primo giorno scolastico di ogni anno (che era sempre il 1° Ottobre). Ricordo l'emozione di aprire l'astuccio e poter cominciare ad usare le matite nuove, le vecchie grandi finestre in legno della mia scuola che davano sugli alberi del cortile che in quel periodo perdevano le foglie, il pavimento di cotto, la scala di pietra per arrivare in classe, l'odore dei quaderni e della cartoleria dove li compravamo, la plastica trasparente che utilizzavamo per ricoprire il libro di studio, la Barbie che mi fu regalata a Natale del 1971 e che portavo sempre nella cartella. Rammento come fosse ieri l'emozione quando la trovai sotto l'albero, e quella piccola donna indipendente, che invece di avere a che fare con passeggini e biberon se ne stava al mare tutta abbronzata, con il suo asciugamanetto giallo e il costume celestino, mi apri tutto un mondo di gioco e di storie da inventare, mi creò molta emozione, e da allora ho giocato solo con lei e la avevo sempre con me ovunque andassi. Credo che ancora oggi sia il gioco più bello che una bambina possa ricevere. 

Insomma, alla fine sono partita da un ricamo estivo del mare e sono finita al Natale. Divago, ed è presto per pensarci. Prima ci sono l'equinozio di autunno, e le feste dei defunti, ma è per me un sollievo pensare che stiamo uscendo dalla canicola estiva per andare verso il periodo più bello e scintillante dell'anno.

Ai tempi delle mie scuole elementari festeggiavamo pure il 4 Ottobre, giorno di San Francesco patrono d'Italia e considerato anche giornata della fratellanza, quando solo le scuole chiudevano per la ricorrenza. Ricordo ancora che non si faceva in tempo ad entrare in classe per il nuovo anno che già c'era una festa! Sono molte le festività abolite o spostate alla domenica. Ad esempio, anche il 2 novembre, festa dei morti, anch'essa era, a quel tempo, una festività scolastica. Insieme alle feste abolite (San Giuseppe a Marzo,  o l'11 Febbraio, ma non ricordo che ricorrenza fosse stata), se ne andarono anche i giorni di ponte che a volte venivano a crearsi, e i giorni di scuola aumentarono fino che, ai tempi per me delle medie, anticiparono anche il primo giorno di scuola che era poco prima dell'equinozio di autunno. Rammento ancora che fu strano andare a scuola quando ancora non era finita l'estate, e oltretutto alle medie non mi divertivo più, avevo professori severi, e provavo molta malinconia per le scuole elementari e il nostro eccezionale maestro. 

A proposito del Natale: a me piace ricamare gli schemi con l'agrifoglio, l'albero di natale, la casetta con la neve, ecc... ma l'anno scorso una parente mi fece ricapitare da Casa Cenina un dono in cui c'erano anche due schemi di "presepi". Sono carini, e uno è di LHN (o di CCN...non ricordo bene), ma non faccio di solito ricami a tema religioso o con simbologie di carattere spirituale di qualsiasi genere, poichè io reputo il ricamo una sorta di passatempo o di gioco. Però non ho da parte schemi natalizi oltre a quelli con i presepi e pensavo di dare soddisfazione a colei che me li ha regalati, sono piccoli, non sembrano impegnativi, magari ci faccio montare dalla sarta una bella trina sul bordo ricavandone due centrini e glieli regalo..... boh. Non sono convinta. Ci devo pensare. 
Intanto, benvenuto Settembre!!




(Lo so: questi gadget da appiccicare sul blog non vanno più molto di moda. Ma io sono più retrò di un dinosauro, e questi di LRN ce li ho da parte da anni. Ogni tanto ne tiro fuori uno dal cilindro.)