sabato 17 agosto 2024

Granchietto felice

"August" da schema di Waxing Moon Design


Ormai sono liquefatta. Da un mese ci aggiriamo intorno ai 40° e per me è veramente troppo. Forse tra oggi e domani cambia qualcosa, o perlomeno così dicono. Io spero che nevica. Tanto, con questo sole, si dissolverebbe presto ma almeno darebbe una notevole rinfrescata. 
C'è comunque qualcuno felice anche di questi tempi: l'allegro granchietto che ho ricamato, con il suo gelato, forse fregato a qualche bagnante. Gli ho affiancato il suo regno, uno spicchio di mare, nel fascino del tramonto. 
La foto l'ho scattata una settimana fa durante una incursione di mezza giornata al mare. Era umidissimo (33° di temperatura ma 38° percepiti a causa dell'umidità) e il mare era caldissimo, pieno di alghe vaganti e perciò anche torbido, e la cappa di umido mi dava mal di testa, però ci siamo trattenuti fino al tramonto, il momento più bello, durante il quale l'aria si alleggerisce per un pò, si alzano dei venticelli leggeri e il cielo assume dei colori rosa violacei bellissimi. 

Ma torniamo al sorridente granchietto: si tratta, ovviamente, del francobollo dedicato all'Agosto (e anche questo e fatto!), da schema della serie "Monthly Trios -  July. August, September" di Waxing Moon Design. Anche per questo ho usato un secondo scampolo di ciò che restava di una vecchia pezza di Aida 44 (11ct) di cotone bianco e fili DMC, ricamando a 4 fili con un aghino 24.
L'Aida bianca non era forse l'ideale per questo ricamo, dato che ci sono delle parti ricamate di bianco, ma io ho ovviato al problema con un pò di punto scritto. 

E' passato il Ferragosto, e purtroppo questa estate non ho mai rivisto le lucciole. Tre giorni di ferie di Mr.Scrooge, a inizio del mese, li abbiamo passati in montagna. A dire il vero si trattava di una gita che avevamo prenotato per il nostro anniversario di matrimonio, a Luglio, ma io ho avuto la faringite e così, grazie alla gentilezza del gestore dell'albergo, abbiamo potuto spostare la data. Il ricordo più bello è stato il cielo di notte in una zona buia vicino all'albergo, da dove si vedevano non solo le stelle ma anche la via lattea. Si tratta di spettacoli meravigliosi per me che in questa città vedo a malapena quella diecina di stelle un pò più luminose e solo se tira la tramontana.
Nella settimana di Ferragosto abbiamo fatto un paio di piccole escursioni nelle montagne qui più o meno vicine per scappare qualche ora dalla calura che tutt'oggi stringe questa città in una morsa.... ma il numero di giorni che ci separa da Settembre inizia a restringersi (lo dico in senso positivo).

giovedì 1 agosto 2024

Il bosco



Il bosco di montagna è la mia dimensione ideale. 
Quando cammino in un bosco mi si pianta un sorriso in faccia che non riesco a togliere. Mi da felicità.
Sarà il fruscio del vento, oppure il silenzio, la lontananza dal caos, l'ombra fresca degli alberi, il profumo di camomilla (che sentivo qui, nella foto), la morbidezza dei tappeti erbosi e di foglie, la solidità delle ruvide cortecce, il vento che scivola delicatamente tra gli alberi e ti accarezza, ma mi sento in pace. 
É un organismo unico e pulsante, fatto di piante, funghi e animali, insetti brulicanti, cervi, volpi, serpenti, uccelli di ogni tipo, scoiattoli, lepri, cinghiali, … la lista é lunga. Vivono tutti in un grande condominio di fronde ombrose, cespugli, tane sotterranee, piccole grotte, buchi negli alberi e nidi. Tutto é in perfetto equilibrio, e le regole spietate della catena alimentare fanno sì che nessuna specie prevalga dissipando questo equilibrio. Il bosco ha i suoi pericoli. Ovviamente gli elementi principali sono gli alberi, questi esseri secolari dai quali dipende tutta la salute di questo pianeta, il cui respiro permette il nostro respiro e che rilasciano microsostanze invisibili e impalpabili che hanno effetti meravigliosi sulla salute fisica e psichica di tutti gli altri esseri. Ai piedi degli alberi, una distesa di piccoli arbusti, erba, fiorellini, foglie secche, terra umida, sassolini, miceti, creano una coperta variegata. Nel bosco, tutto ció che c’é serve al bosco. 
Il bosco ha una voce, fatta di tanti suoni. Stare in silenzio é il modo per ascoltarla e lasciarla scivolare dentro di noi.
Certe volte si ha la sensazione che occhi invisibili ci vedano, ci seguano, ci controllino
Ogni tanto il bosco regala anche qualche piccolo dono, come delle dolcissime piccole, ma veramente piccole, fragoline, che spiccano sulle foglie verdi come fiammelle sparse sul prato. 
L’unico modo per ricambiare questo abbraccio di bellezza ed energia é il rispetto. 

Diceva H.D. Thoreau che la sopravvivenza di una città dipende dai boschi che ha intorno.

Buone vacanze a tutti.