sabato 4 giugno 2022

Calligrafia in un piccolo mondo antico



Qualche mese fa ho acquistato questo blocco della Brause per esercitazioni di calligrafia e in questi giorni ho provato a fare degli esperimenti aiutandomi con un tutorial. 
Questo blocco è specifico per i principianti e le righe oblique che, nella foto, si vedono in trasparenza, sono date da fogli mobili che hanno lo scopo di aiutare nella inclinazione delle lettere. In questo caso serve per la calligrafia inglese, che è quella che mi piacerebbe saper usare in modo fluido. 
La scatola del kit per calligrafia mi fu regalata qualche anno fa, e il pennino che si vede appoggiato sul foglio ce l'ho dai tempi delle scuole medie 😄.
Esistono molti tipi di caratteri, alcuni moderni con alfabeti liberi e fantasiosi spesso usati in copertine di libri, quaderni, manuali ecc..., altri medioevali, tipici dei libri antichi che si trovano nei monasteri, scritti in epoche remote da monaci emanuensi. 
Dato che non devo scrivere alcun codice miniato ne creare copertine, mi accontenterei di acquisire un bel carattere corsivo. 

La difficoltà per ora sta soprattutto nel dosare la pressione del pennino e la fluidità tra le lettere. Spesso mi succede di premere troppo e vedere scivolare giù tanto inchiostro, mentre la scrittura è ancora legnosa e, se non ho le righe, decisamente storta. 

Quando andavo a scuola e anche dopo, negli anni trascorsi in ufficio contabile, avevo una calligrafia piuttosto bella, poi però con l'uso di computer e cellulari ci ho perso la mano e ora mi accorgo che mi stanco subito, tengo la penna in modo rigidissimo e quindi anche la scrittura è ingessata, spigolosa, e se scrivo velocente i miei appunti sono illeggibili come una ricetta medica. E' vero che ormai, purtroppo, si fa tutto con il PC, raramente, se non addirittura mai, si scrive una lettera a mano, ma ci si affida a mail, messaggini o anche commenti sui web-spazi personali delle persone a cui ci rivolgiamo: così è più veloce, arriva subito, si risparmia il fracobollo e non si spreca carta. Io però sono un dinosauro nostalgico in certe cose, anche perchè ho vissuto in tempi in cui il massimo della tecnologia che avevamo era la macchina da scrivere, e nemmeno quella elettrica ma bensì con i tasti meccanici, spesso anche duri da premere. Ricevere una lettera, magari da una affezionata cugina, da una amica/o che avevi conosciuto in vacanza, oppure anche un biglietto di auguri, era sempre una emozione: era stata scritta solo per te, con la mano di quella persona, con il suo affetto o con la nostalgia di te, forse con qualche sbavatura ma su una bella carta scelta per te e quella lettera ti stava aspettando nella tua cassetta della posta. Mia madre faceva scrivere sempre a me il testo e l'indirizzo delle cose che spediva, e guai se sporcavo il foglio con l'inchiostro della stilografica o se sbagliavo l'ortografia!

Come ho già detto in passato, mi piacciono i "piccoli mondi antichi", lo stile vittoriano, le vecchie tazze da tè decorate, le piccole cose quotidiane, i vecchi ricami, i vestiti lunghi, i muri di pietra, gli antichi borghi, i casolari nel bosco, i cottage e i giardini all'inglese, le baite di montagna, i castelli medioevali, le manor house inglesi, le brughiere della Cornovaglia, le lande scozzesi, i fari sulle scogliere, le antiche tradizioni, i casali toscani circondati dai loro tipici paesaggi, e percepisco "l'arte" della bella calligrafia come parte di tutto questo mondo in parte perduto. E mi piace la gentilezza, cosa che nell'era dei social dei calunniatori e degli odiatori, del bullismo, delle baby gang, dei complottisti, delle aggressioni tanto per divertirsi, e della maleducazione generalizzata in un mondo sempre più allo sbando che sta perdendo ogni etica, ogni valore, e dove si crea sempre più paura, mi sembra diventare cosa rara, come se anch'essa si stesse dissolvendo nella modernità e fosse sempre più relegata ad un mondo antico ritenuto stucchevole, anche se a volte accadono cose che ti fanno sperare.

Qualche giorno fa un piccolo di gabbiano prossimo al volo è caduto da qualche tetto, magari mentre tentava di sollevarsi approfittando di qualche folata di vento. Così si è trovato da solo in strada e ogni tanto cercava di attraversarla rischiando di finire sotto ad una macchina mentre la colonia volava su di lui e con strepitii cercava di riportarlo sul marciapiede. Secondo i consigli delle associazioni di protezione animali, quando si trova un cucciolo di gabbiano per terra va lasciato stare perché la madre sa dov'è e continua a nutrirlo. Il problema è che questo pargolo proprio non voleva stare tranquillo ed essendo curioso, ma anche spaventato e smarrito, non si dava pace e non stava fermo in un luogo specifico. Ad un certo punto, guardandolo dal terrazzo, ho notato qualcosa di strano al suo lato sinistro, come se un'ala fosse leggermente pendente. Il giorno prima, quando mi sono affacciata per tutto quello strepitare, avevo visto che un ragazzo col monopattino gli era volutamente passato da vicino fino a sfiorarlo mentre il piccolo apriva le ali per aiutarsi a scappare dalla strada e mi era parso che gli avesse pestato l'estremità di un ala, ma a distanza non si capiva bene. Forse quella anomalia che  mi sembrava di vedere sulla gabbianella era dovuta a questo, e mi sono chiesta cosa fare, se comprare un pacchetto di alici, mettergliele in un luogo sicuro dove attirarlo, e magari, mentre se ne stava lì a far da guardia al suo desinare, approfittarne per far venire qualcuno della protezione animali o della Lipu, con il rischio però che fra scendere di casa e andare al negozio lui si fosse già spostato chissà dove. Nel frattempo che cercavo una strategia, vedo arrivare una ragazza con l'auto. Parcheggia, scende, lo vede, lo osserva, e si sofferma proprio dove io avevo notato qualcosa di anomalo. Prova ad avvicinarsi ma lui cerca di scappare verso la strada e così lei si allontana. Evidentemente era venuta con un motivo preciso e di rapida esecuzione poiché dopo cinque minuti torna alla sua auto ma nota il gabbiano appoggiato da una parte. Si avvicina piano piano ma lui, come al solito, si scansa, tenta di allonatanarsi, lei lo segue e alla fine, con dolcezza, riesce ad afferrarlo. Lui è pesante, scalcia un pò ma lei se lo stringe al petto come un bambino, ci parla, lo accarezza, lo calma, gli apre un pò l'ala ferita, lui ricomincia a scalciare e così lei torna a calmarlo, lui cerca di beccarla ma lei affettuosamente gli regge il becco, di nuovo lo accarezza e piano piano sale in macchina con lui, resta un pò lì a coccolarlo, poi armeggia un attimo per sistemarlo e parte. Quel giovane alato, nato in un luogo per lui inadeguato e pericoloso a causa dell'attrattiva esercitata sui suoi genitori dalla presenza di spazzatura per le strade di una città sporca con micro discariche disseminate ovunque, avrà ora possibilità di sopravvivere e volare verso il mare, la sua vera casa. Quanta gentilezza e dolcezza c'era in quella giovane donna! Mi ha commossa e mi ha fatto ben sperare che non tutto è perduto, che tutta  quella cattiveria e l'inclinazione al crimine, all'odio, alla maldicenza e alla brutalità, di cui le news di giornali e TV sono piene, possano rappresentare solo la punta annerita di un iceberg che sotto, nella sua parte più grande ma meno in vista, è ancora azzurro e limpido, come il piccolo mondo antico nei miei pensieri. 

33 commenti:

  1. Io mi ricordo di quel periodo banchi scrupolosamente neri con calamai al centro, sempre riempiti dal bidello la mattina prima che si entrassi ...... anche il grembiule nero, io senza collettino bianco. Si il via alle aste in quei quaderni con la copertina nera ...... Bisognava stare attenti al pennino ........ castighi crudeli per oggi ...........

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    1. Ciao Giivanni, io non sono così vecchia da aver avuto il calamaio, semmai la penna stilografica, ma ci insegnavano a curare la calligrafia.
      Grazie e buona domenica

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    2. Ciao, e ricambio. Sono orgogliosamente Preistorico e non vecchio, dunque ancora oggi mi accompagna un dolce ricordo, Grazie.

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    3. Perdonami Giovanni, non volevo dare del vecchio a te. Volevo solo dire che noi non avevamo il calamaio per cose più moderne. Anche io sono piuttosto preistorica. 😉

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    4. rossella Se sono nato moltissimo prima non è colpa di nessuno. E' perdona quel superlativo molto stonato con la grammatica. Sorrido

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    5. Non preoccuparti, non do importanza alla grammatica nei commenti.

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  2. Io non riesco più a scrivere a mano ed è un peccato perché mi piaceva farlo, ora uso sempre il.pc. Anch'io , un paio di anni fa, ho acquistato su Amazon tutto l'occorrente per gli esercizi di calligrafia. Anni fa, quando ancora lavoravo, hanno organizzato, in una libreria della mia zona, dei corsi.di calligrafia ma non ho partecipato, a causa dei troppi impegni. Poi è arrivato il covid e non si è fatto più niente. Ho provato a casa da sola ma non è la stessa cosa che avere un insegnante. Facevo fatica con la pressione del pennello e, dopo un pò, ho lasciato perdere. Bella la storia del piccolo gabbiano. Meno male che un angelo è arrivata a salvarlo!! Le persone di cuore ci sono ancora!!.Saluti e buon week end.

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    1. Hai ragione Mirtillo, da soli non è la stessa cosa. Effettivamente per una scrittura pulita la pressione del pennino è fondamentale e forse c'è una tecnica ben precisa da apprendere, i tutorial aiutano fino ad un certo punto.
      Grazie e buona domenica

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  3. Spesso penso di essere un'anima del passato che non riesce ad abituarsi alla società di oggi. Ma devo viverci e la cambio come posso con piccoli gesti di gentilezza e amore. E' l'unica arma che ho. Elisa

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  4. Ciao Elisa. Sai, non penso che le società del passato siano state tutte rose e fiori. Per le donne poi... non ne parliamo. Le società perfette non sono mai esistite. Però c'era una maggiore etica e valori importanti, perlomeno da quello che ho colto dai racconti di nonna e anche di mamma. La gente si aiutava, c'era empatia. E poi mi piace il senso estetico del passato, più ricercato e meno asettico, c'era anche meno spreco, meno inquinamento, più cordialità, più interesse per il prossimo, più onestà, non dico che tutti erano onesti ovviamente, ma era un valore importante. Eppoi, a parte i racconti di nonna e mamma, forse sono stata contagiata da certi film. Perciò ho un mondo antico nella testa che forse è tutto mio, e in esso però non mancano i valori moderni di certe conquiste riguardo le donne, la libertà, i diritti, la parità di genere ecc... .

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  5. Molto bello ed interessante il blocco che hai acquistato per esercitarti nella calligrafia , quanti ricordi d'infanzia mi trasmette il pennino , è molto bella quella scrittura , sai è stato sempre un mio desiderio di arrivare a scrivere così , ma non ci sono mai riuscita , chissà , mi hai dato un'idea cara Rossella , per acquistarlo .
    Anch'io provo un fascino particolare per i piccoli mondi antichi , per tutto ciò che va dalla minuteria alle tazzine piccolissime (che ho un ricordo che mi ha lasciato mia madre le tengo come fossero gioielli) in porcellana.
    E riguardo al gabbiano di cui parli che una ragazza gentile si è presa cura di lui , ebbene , anche se sembra strano , ci sono ancora tantissime persone che si adoperano per fare del bene , sia per gli animali che per le persone.
    Bellissimo post , un abbraccio augurandoti una buona giornata.

    Rosy

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    1. Grazie Rosy. Chissà che belle quelle tazzine!
      Ricambio l'abbraccio e l'augurio.

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  6. La calligrafia, pennino e calamaio, esercizi di bella scrittura.....quanti ricordi delle scuole elementari! Poi da insegnante di scuola elementare per fortuna si è modificato la concezione di esercizio e si è quasi vietato ogni esercizio ripetitivo e coercitivo ...ed io ne sono stata ben felice. Però questi esempi di calligrafia mi affascinano, fanno venire in mente gli antichi scribi, gli amanuensi.... Bella la storia del piccolo gabbiano!

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    1. Ciao Maestra, certi ricordi affiorano sempre accompagnati da una punta di nostalgia 😉 .
      Non so come funzionino le scuole oggi, ma a noi ci correggevano anche la calligrafia. Oggi non riesco quasi a tenere la penna in mano!
      Grazie, buona giornata

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  7. Che bello Rossella, certo che c'è ancora gentilezza nel mondo, io sono fiduciosa. Anch'io scrivevo bene, ora veramente non mi capisco più neanche io, pensavo fosse il tunnel carpale, ma probabilmente è che scriviamo davvero poco, fai bene a dedicarti a quest'arte!

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    1. È vero, il tunnel carpale! Per chi ricama, disegna o usa molto il PC quel dolorino che si avverte al polso è veramente una piaga. Certamente non aiuta la scrittura, ma come dici tu non è certo la causa della difficoltà a scrivere a mano come facevamo un tempo.
      Grazie Irene

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  8. Buon pomeriggio Rossella Per me è già complicato fare la firma mi devo esercitare un po' Prima pensa un po' troppo abituato alla tastiera non ho più la scioltezza di polso È un peccato Ho trovato utile il leggerti e potrebbe aver scatenato in me la voglia di riprovare a scrivere e mandare non delle email ma delle lettere con carta di quella che scivola fra le dita

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    1. Ma allora Andrea abbiamo ormai tutti lo stesso problema di manualità della scrittura, a forza di batter sui tasti.
      Pensa che sorpresa sarebbe per un tuo amico ricevere una lettera: non ci siamo più abituati, lo lasceresti senza parole 😀

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  9. Che meraviglia il tuo kit per la calligrafia, io mi diletto a scrivere su un diario le mie impressioni, emozioni e ricordi, certe cose per me non passeranno mai di moda

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    1. Hai fatto benissimo ad essere costante col tuo diario, così non hai perso la mano a scrivere. Io con I loxkdown invece ci ho perso l'abitudine. Ho comprato un annetto e mezzo fa dei nuovi quaderni, con la copertina dedicata a Jo di Piccole Donne, ma avrò riempito da allora meno di dieci pagine, scritte male e con più immagini e disegnetti che parole.

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  10. Ciao Rossella, è la prima volta che passo qui e mi piace molto il kit che hai usato, ha un sapore antico ;) Anch'io mi diletto nella calligrafia con dei manuali per riabituarmi a scrivere bene magari anche associando la scrittura ai disegni decorativi...
    Bellissima la storia della gabbianella , i gesti d'amore sono sempre rari ma quando accadono sono indimenticabili.;)
    A presto:)

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    1. Ciao Smilia, grazie per essere passata ed aver lasciato le tue parole. Disegni? Ora passo da te.
      Benvenuta 😀

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  11. Sì, anche mia madre mi diceva che a scuola dovevano scrivere in bella calligrafia, altrimenti prendevano la bacchettata sulle dita. Le scuole elementari erano stressanti negli anni'40 . Grazie, un abbraccio

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  12. Avrei bisogno di un tutorial e di un kit di scrittura, scrivo da schifo e non riesco a farne a meno! Chissà, potrebbe servire! ;-)
    La storia del salvataggio è bellissimo! MI ho ricordato quello fatto da noi nei confronti di una tartaruga. Era in mezzo ad una strada molto trafficata. Ferma e tutta chiusa non ero nemmeno sicura che fosse ancora viva. Mi sono fermata a lato della strada e ho fermato il traffico. L'ho raccolta e portata a casa. Ci sono volute ore prima che uscisse da suo guscio! Ora gira libra in giardino, ogni volta che la guardo ho un guizzo di gioia!

    ps. arrivo sempre tardi, ma non riesco ad inserirti nella mia blogroll, mannaggia a blogger!

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    1. Grazie, che bella storia Sara! In fondo la vita non ci fa incrociare solo persone. Anche la natura può entrare nella nostra vita.

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  13. Ciao, sono arrivata da te tramite Smillina, volevo farti i complimenti per la tua arte, sei bravissima e le tue opere davvero originali ed espressive. Complimenti per tutto. Ho letto l'episodio del piccolo gabbiano...per fortuna la gentilezza e la bontà d'animo esistono ancora, è solo che non fanno rumore, a differenza delle brutture a cui purtroppo assistiamo. Ti lascio un abbraccio ed un sorriso.

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    1. Ti ringrazio moltissimo Grazia, davvero mille grazie.
      Ricambio di cuore l'abbraccio e il sorriso

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  14. La scrittura a mano mi ha sempre affascinata. Io purtroppo ho sempre avuto una brutta grafia e vedere una persona scrivere con grazia con un pennino mi ha sempre affascinato da morire. Non c'è storia tra ricevere una mail o una lettera scritta a mano. E' davvero un peccato che si sia persa questa tradizione perchè dietro a una lettera scritta a mano c'è sempre una storia, dimostra l'importanza che si ha per questa persona, che ti dedica il suo tempo per scriverti. A me piaceva tanto anche il rito della cartolina dalle vacanze, ora si va di foto e messaggio su whatsapp ma è tutta un'altra cosa.
    Il racconto delle vicissitudini del piccolo gabbiano mi ha commosso, l'umanità ha ancora speranza finchè ci saranno persone come quella ragazza

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    1. È vero Elena! Anche a me piacevano le cartoline. 😀
      Ormai passa tutto via wap e i social. Ma non è la stessa cosa. La cartolina era solo per te, il post sui social è per qualche centinaio di "followers.
      Grazie Elena

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  15. Grazie per essere passata da me. Buon pomeriggio, qui si bolle dal caldo. !!!

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    1. Qui pure Mirtillo! Sto cercando di resistere all'accensione del condizionatore, ma non so quanto reggo ancora. Grazie a te.

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  16. ma che bello il kit per la calligrafia! Un'arte antica e bellissima. E che bella la storia del gabbiano. C'è bisogno di persone così. Un abbraccio

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